Lorenzo Marcolin

Il bastione poligonale del castello – Treviso

Lorenzo Marcolin – Dario Frosi
collaboratori: Mariapia De Bellis, Guido De Bellis, Armido De Faveri, Mario Vianello.

“La forma della città è sempre la forma di un tempo della città ed esistono molti tempi nella forma della città.”
L’attualità pretende l’integrazione del “bastione poligonale del castello” alla funzionalità urbana complessiva, il progetto, in antitesi con le ragioni che ne hanno determinato l’isolamento, ha come obiettivi:
a. realizzare un insieme di spazi e strutture capaci di definire nuovi “luoghi” urbani di relazione in cui la cittadinanza possa ampliare le possibilità di incontro, di confronto e mostrare ciò che è e sa fare oltre ad ospitare le altrui esperienze, competenze e capacità;
b. contribuire a risolvere il problema della carenza degli spazi di parcheggio ad uso pubblico e privato;
c. organizzare le relazioni tra i percorsi urbani pedonali ed extraurbani veicolari.
Ad ogni obiettivo corrispondono interventi autonomi che trovano relazioni e ragioni di unitarietà nella funzionalità generale e nelle regole compositive che appartengono al disegno della città alla sua “forma urbis”.
I modi di intervento relativi si concretizzano come segue:
a. il progetto propone l’integrazione alla città dei due livelli di suolo presenti nell’area che saranno utilizzati il primo, il terrapieno, come parco urbano ed il secondo più basso come piazza lastricata che, nelle sue pratiche caratteristiche: il passeggio, il commercio e la ristorazione, diventerà la naturale estensione della spazialità urbana. Uno spazio polifunzionale dedicato alla comunicazione che conterrà sale per conferenze, aree di informazione multimediale, shop e caffetteria occuperà il rilevato ed un “edificio stecca” con funzione espositiva posto “alto” ne completerà le potenzialità. Una torre di vetro protetta da “brise soleil” eretta su uno di due nuovi “falsi torrioni” posti in opposizione al “torrione Altinio” sul prolungamento ideale del “recinto fortificato” sud della città, conterrà le stanze di un albergo che, con le altre strutture aventi lo stesso uso presenti nell’intorno, aumenterà la capacità ricettiva dell’area; gli ultimi piani della torre ospiteranno un ristorante ed un bar panoramico che permetteranno la completa visione della città.
b. i due falsi torrioni avranno la funzione di rampe di accesso e di uscita a tre piani di parcheggio interrato che saranno utilizzati un piano dagli ospiti dell’albergo, uno dai residenti e l’altro sarà pubblico.
c. condividendo l’idea di utilizzare lo spazio sovrastante i binari della ferrovia per realizzare un grande parcheggio scambiatore e le scelte dell’Amministrazione di posizionare l’autostazione in un’area prossima alla stazione ferroviaria sul viale Trento Trieste che determinerebbe la costituzione di un polo dei trasporti veicolari, il progetto prevede la realizzazione di una passerella ponte che, sorpassando l’anello di traffico urbano permetterà il collegamento tra la città ed il territorio ed utilizzerà il bastione come sua testa di ponte.
Polarità urbana e soglia ideale “Il bastione poligonale del castello” di Treviso diventerà uno dei “luoghi” di riferimento dei percorsi della città. E’ impossibile immaginare qualsiasi avvenimento senza riferirlo ad un luogo, il luogo è parte integrante dell’esistenza ed esso sarà il “luogo dell’andare” un luogo da cui partire o a cui arrivare in percorsi urbani o extraurbani, fisici o mentali o semplicemente un posto in cui stare a guardare la città ed il fluire dell’acqua del suo fiume: il Sile.


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